I colori a olio

ASCOLTA LA LETTURA DELL’ARTICOLO
Ascolta “I colori a olio” su Spreaker.

La pittura a olio è una tecnica di pittura tradizionale diffusasi in modo particolare in epoca rinascimentale con i pittori fiamminghi.

L’invenzione del formato in tubetto nell’Ottocento favorì il suo utilizzo nella pittura en plein air, tanto cara agli Impressionisti.

I colori a olio consistono in pigmenti mescolati a oli siccativi – come l’olio di lino – ovvero oli che essicandosi all’aria formano un film per polimerizzazione degli acidi grassi.

Questa pellicola ha il pregio di essere resistente al tempo e insolubile in acqua.

La pittura a olio consente, inoltre, sia di realizzare velature trasparenti, sia impasti di colore denso, permettendo di raggiungere sorprendenti effetti di realismo.

supporti

La pittura a olio, in genere, si avvale di cavalletti per fissare il supporto in posizione quasi verticale.

In commercio si possono trovare i classici cavalletti in legno, anche in formato da tavolo, oppure dei cavalletti pieghevoli per la pittura all’aperto.

Il supporto privilegiato è la tela, ma si potrà optare anche per dei pannelli di legno che, peraltro, erano originariamente utilizzati agli albori di questo tipo di pittura.

Un’altra opzione è costituita dai cartoni telati o da fogli di carta specifica per i colori a olio, che, però, necessitano di un’imprimitura con il gesso, se non già trattati.

L’imprimitura a gesso si può applicare a qualsiasi tipo di supporto, anche alle tele grezze.

Le tele sono disponibili in commercio già pronte all’uso, tuttavia, in mancanza del formato desiderato, è possibile costruirsene una da soli.

In questo caso i passaggi saranno:

  • assemblare un telaio in legno;
  • rivestire il telaio con una tela di lino grezzo;
  • fare l’imprimitura a gesso del suppporto creato.

Una volta costruito o acquistato il supporto, si può passare ai materiali per dipingere.

materiali per dipingere

Per dipingere a olio sono necessari uno spazio ventilato e diversi materiali.

Vediamo quali.

  • Colori a olio: per iniziare si potrà optare per un set di colori limitato, ma di buona qualità. Meglio avere i colori primari, il bianco e pochi altri, per un totale di 8-12 tubetti.
  • Pennelli: i pennelli per colori a olio hanno setole dure per riuscire a stendere il colore denso e farlo penetrare nella tela. All’inizio ci si può dotare di tre pennelli tondi e di tre pennelli piatti di diverse dimensioni (piccola, media e grande).
  • Spatole: utile averne almeno una per mescolare i colori. Se invece si vuole sperimentare la pittura con le spatole, allora sarà meglio possederne qualcuna in più, di diverse forme e dimensioni.

  • Tavolozza: una classica tavolozza rotonda o rettangolare in legno, andrà bene per la mescola dei colori.
  • Medium e ausiliari: sono molteplici, per cui rimando al prossimo paragrafo a loro dedicato.

AUSILIARI PER LA PITTURA A OLIO

Per dipingere a olio serviranno diversi media e ausiliari, vediamone un elenco.

  • Gesso: per trattare i supporti grezzi, facendo l’imprimitura.
  • Olio di lino: indispensabile per miscelare i colori che, appena usciti dal tubetto, risultano troppo densi e burrosi.
  • Olio di papavero o olio di cartamo: alternative all’olio di lino per ammorbidire e fluidificare i colori, specialmente quelli chiari.
  • Trementina: indispensabile per diluire i colori e realizzare velature leggere e trasparenti. Ne esistono anche versioni inodori e atossiche per chi lavora in ambienti chiusi.
  • Gel: ne esistono diversi in commercio, per accelerare l’asciugatura o accentuare la burrosità dei colori.
  • Solventi per pulire: alternative all’acquaragia e alla trementina per pulire i pennelli.
  • Vernice finale: da applicare mesi dopo il completamento di un dipinto, per proteggerlo e dargli un finish omogeneo, che può essere opaco, lucido o brillante.

MESCOLARE I COLORI

Per dipingere a olio sarà sufficiente avere un set ristretto di colori.

Essi, infatti, si possono mescolare per ottenere colori secondari e terziari, colori vibranti e colori rotti.

Per le mescolanze si potrà utilizzare un pennello o una spatola per prelevare i colori e mischiarli fisicamente sulla tavolozza.

Un’altra possibilità è data dal mescolarli direttamente sulla tela.

Grazie ai lunghi tempi di asciugatura, sarà infatti possibile affiancare due colori e fonderli meccanicamente sul supporto, con l’utilizzo di un pennello per sfumature fini e delicate, oppure con una spatola per miscugli più densi e materici.

All’occorrenza si potranno usare anche le dita per sfumare piccole parti del dipinto.

la diluizione dei colori, la grisaglia e il verdaccio

I colori a olio, così come escono dal tubetto, sono troppo densi per essere utilizzati.

Essi vanno diluiti con un solvente (come l’acquaragia o la trementina) oppure con un olio (di lino, di papavero o altro).

Una dose eccessiva di solvente rende i colori opachi, accelera l’essiccazione e fluidifica il colore. Perciò, al solvente – di solito – si aggiunge anche una certa percentuale di olio.

Bisogna tenere presente che nella pittura a olio si procede sempre dal “magro” verso il “grasso”.

Le prime stesure conterranno, quindi, maggior quantità di solvente, mentre le stesure successive conterranno una percentuale maggiore di olio.

Nella prima stesura si potrà usare un colore scuro diluito – come un terra d’ombra bruciata – per tracciare le linee principali del soggetto e poi aggiungere strati via via più corposi e coprenti.

La capacità dei colori a olio di creare velature trasparenti, ma anche strati di pittura densa e coprente, permette di lavorare dallo scuro al chiaro e di utilizzare una grisaglia.

La grisaglia è un underpainting monocromo che stabilisce i valori tonali e semplica il processo pittorico, spezzandolo in due fasi.

Prima ci si concentra sulle ombre, sui contrasti e sui volumi e in un secondo momento ci si dedica ai colori, aggiungendoli in strati successivi.

Nel caso dei ritratti e della figura umana, questo underpainting può essere verde, anziché grigio: questa tecnica – utilizzata nel Rinascimento – prende il nome di verdaccio.

Essa gioca sul fatto che la carnagione ha una sfumatura verdastra dovuta al reticolo di vene e capillari che sottostanno all’epidermide.

Il verdaccio, quindi, riesce a rendere bene l’idea di profondità e di volume di un corpo.

tecniche di pittura

I colori a olio offrono un’ampia varietà di utilizzi e di tecniche.

Vediamone alcune.

  • Lo sfumato: è la tecnica classica in cui il colore viene steso in strati sottili e “tirato”, con transizioni graduali di luci e colori e sovrapposizioni di velature leggere. Il risultato è delicato e realistico come nei ritratti di Leonardo Da Vinci.
  • La pittura alla prima: il dipinto viene completato in un’unica sessione, perciò è una tecnica utilizzata molto da chi dipinge en plein air. Si procede bagnato su bagnato, senza attendere la completa asciugatura dello strato precedente e facendo attenzione a non creare miscugli indesiderati. Questa tecnica era utilizzata dai pittori fiamminghi.
  • La pittura a tocco: si posa il colore sulla tela e lo si lascia così, senza sfumarlo. Le varie tonalità e gradazioni sono affiancate, senza che ci sia una fusione delle stesse. Questa tecnica fu introdotta dagli Impressionisti e dai Macchiaioli.
  • L’impasto: è la tecnica più materica, che sfrutta la ricca consistenza dei colori a olio per creare effetti scultorei. Il colore viene addensato con il pennello e la spatola e lasciato in rilievo sulla tela. Utile per far emergere fisicamente i colori chiari fuori dal dipinto (es. le nubi di un cielo). Tecnica usata da Vincent Van Gogh e da alcuni Espressionisti.

tecniche speciali

Vediamo ora alcune tecniche particolari.

  • Graffito: si graffia il colore con un aggetto appuntito, come una lama, una spatola, il manico del pennello. Utile per creare trama e movimento (es. i fili d’erba).
  • Texture: si può aggiungere della sabbia o altri materiali al colore per ottenere effetti particolari o impasti più densi.
  • Puntinismo: picchiettando con un pennello il colore su uno strato precedente, si conferisce un senso di trama o di fusione ottica di colori.
  • Rimozione: con un panno si asporta parte del colore, lo si sfuma oppure si assorbe un eccesso di olio.
  • Pennello asciutto: se sporco di colore denso, lo si può strofinare per creare screziature.

l’alternativa semplice

Se sei affascinato dalla pittura a olio, ma non sai se sia adatta a te, oppure – al contrario – sei scettico, ma vorresti comunque provarla per curiosità, puoi pensare di avvicinarti a essa in modo facile.

Infatti, esiste un’alternativa più semplice da gestire, che non richiede l’uso di solventi tossici e oli infiammabili (sì, l’olio di lino è infiammabile).

Sto parlando dei colori a olio solubili in acqua.

Anche se possono far storcere il naso ai puristi dei colori a olio, ne esistono di buona qualità.

Possiedono la burrosità dei colori a olio originali e hanno tempi di asciugatura simili.

Certo, non sto dicendo che siano proprio la stessa cosa… tuttavia per approcciarsi alla tecnica o per dipingere in ambienti chiusi, può essere un’alternativa da prendere in considerazione.

tecniche miste

La pittura a olio è forse la tecnica di pittura più completa che esista e non necessità di altri partner.

Ciò non toglie, però, la possibilità di impiegare i colori a olio insieme ad altri media, quali gli acrilici o le tempere.

Anche l’uso di pastelli a olio, carboncino e pastelli a secco non è da escludere.

Le tecniche miste sono molto variegate e personali, perciò ognuno sperimenta secondo le proprie preferenze.

COLORI A OLIO IN BREVE

1️⃣ I colori a olio vanno diluiti con solventi e oli in proporzione variabile 2️⃣ i pennelli più adatti sono quelli con setole rigide 3️⃣ le sfumature sono facilitate dai lunghi tempi di asciugatura 4️⃣ si possono realizzare velature leggere e trasparenti 5️⃣ la pittura alla prima lavora bagnato su bagnato 6️⃣ la pittura a tocco affianca zone di colore senza sfumarle 7️⃣ nell’impasto si realizzano strati di colore densi e in rilievo 8️⃣ i colori a olio solubili in acqua sono un’alternativa di più facile gestione.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Tecniche di Disegno e di Pittura, AA.VV., Rusconi Libri Spa.

Guida completa all’uso dei colori a olio, Marylin Scott, Il Castello editore.

Guida alla pittura a olio, Luca Raimondi, Il Castello editore.

Artist’s Painting Bible, AA.VV., Penguin Random House.

Pittura a olio, Sergio Bitossi, Demetra editore.

Tutte le tecniche del nudo, Teodorico Battaglini, Demetra editore.