Disegnare con penna e inchiostro

Disegnare con penna e inchiostro

In questo ricco manuale, Arthur L. Guptill ci guida a padroneggiare penna e inchiostro nel disegno, attraverso esercizi progressivi.

Tante tavole corredano le spiegazioni e una galleria di diversi artisti illustra le potenzialità espressive di questo mezzo.

Introduzione

Il disegno a penna come forma autonoma di rappresentazione pittorica è un fenomeno recente, che si sviluppa nell’ultima parte dell’XIX secolo.

In precedenza era limitato alle miniature, agli elementi decorativi e alla scrittura, oppure ai disegni preparatori.

Con l’avvento della stampa, che ha consentito la riproduzione in modo economico e fedele all’originale, contestualmente si assiste allo sviluppo di questa tecnica.

Aneddoti personali

Amando il fumetto, ho sempre apprezzato lo stile grafico del disegno a inchiostro.

Quando ho sfogliato la prima volta questo manuale sono rimasta incantata dalle tavole di due autori: John R. Neill e Willy Pogany.
Il loro stile delicato e ricco di dettagli, espresso in ambientazioni e soggetti fantasy, è tra i miei preferiti del libro.

Recensione

Dopo una breve introduzione sulla storia del disegno a penna e sui materiali, il testo ci spiega i primi esercizi da fare per padroneggiare il mezzo: linee, tratteggi, cerchietti e tutti gli esercizi di base costruiranno le fondamenta per passare agli esercizi successivi.

Segue una parte dedicata allo studio dei tipi di contorni, dei toni e delle luci e delle ombre, per proseguire con i primi disegni di oggetti e nature morte.

Lo studio della composizione e il disegno di fotografie costituiscono la fase successiva, insieme allo studio delle opere di altri artisti.

La seconda parte del libro si occupa, invece, del paesaggio, degli alberi e dedica infine un’ampia parte al disegno architettonico.
Strutture e facciate di edifici, dettagli degli infissi e disegni di interni, rendono questo capitolo piuttosto esaustivo.

Concludono il manuale un capitolo dedicato ai metodi speciali (tecniche a spruzzo e stesure; tecniche miste) e una galleria di illustrazioni di artisti, famosi proprio per il loro peculiare stile nel disegno a penna.

Conclusioni

Per chi cerca un corso di disegno a penna che parta dalle basi e progressivamente guidi negli step successivi, questo manuale – seppur un po’ datato (l’edizione originale statunitense è infatti del 1976) – è la scelta giusta.

E’ la scelta giusta anche per chi è interessato al disegno architettonico con mezzi tradizionali.

Per chi cerca, invece, un testo più moderno che sia incentrato anche sugli inchiostri colorati o sui marker, non è la scelta ideale.

Voto

4/5

Sfogliamo il libro

Citazioni

(…) spesso quanto più un’arte è convenzionale tante più sono le opportunità di essere originali (…) forse non vi è strumento che offra migliori possibilità di sviluppo della penna, perché il disegno a penna è affine alla calligrafia, e come non vi sono due persone che scrivono allo stesso modo, così non vi sono due persone che disegnano allo stesso modo