L’oscura banshee


Si pettinava i lunghi capelli in una notte di luna piena: orribile presagio per lo sventurato che avesse scorso nei suoi occhi tristi e profondi il terribile avvertimento.

Infatti, solo chi era vicino al regno della morte era in grado di vedere questa fata errante e solitaria.

Come per tutti coloro che hanno il dono di prevedere e preannunciare accadimenti terribili, la conseguenza è di essere temuti come spiriti maligni.

E la condanna è di essere reclusi nell’ombra, dovendo così espiare la colpa di ciò da cui mettono in guardia, ma del quale non sono la causa.

La trasposizione del male passa impietosa su di loro, rendendole creature così lontane dalle altre del piccolo popolo, tanto amate ed evocate.

Ma di un giorno non si può amare solo il mattino, anche la notte gli appartiene. 

E del resto la banshee non è tenebra: è la luna che annuncia il calar del sole.


colonna sonora

Ascolta la sonata per clavicembalo K.1 in Re minore di Domenico Scarlatti.